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"L'ombra trattiene, assorbe, elabora cromie nelle nervature della propria essenza; l'ombra incarna il fascino del mistero, eppure, in un prodigio o con un sotterfugio può tramutarsi in 'bagliore', in chiare connotazioni. Ma è proprio così? O un alone imperscrutabile, ancorché struggente, permane ad alimentare il divenire di ogni grumo? Dette suggestioni (che non osiamo definire: metafore? similitudini? allegorie?...) mi hanno stimolato i testi di questa introspettiva raccolta di Biagio Salmeri. Già il titolo, plastico, è viatico di un percorso dove la ricerca di una identità, che affranchi dalle temperie consuete e immanenti, è costellata da una sapienza che trasuda malinconia esistenziale, mai affossata dalla compiacenza o dalla sicumera: brilla la caligine del dubbio come coscienza e conoscenza nello schiudersi di evenienze. Il passo è affidato alle modulazioni del pensiero, mai protervo, ma snocciolato come sequela interminata di un cammino dov'è inesorabile perdersi o ritrovarsi, giacché tenebre e chiarori afferrano." (Dalla presentazione di Angelo Scandurra)